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Sul Sole 24 Ore a parlare di noi… e di smart working

Settembre 4, 20230

Abbiamo fatto parlare di noi nell’inserto cartaceo Imprese e Territori del Sole 24 Ore. Ci siamo presentati e abbiamo parlato della nostra filosofia e logica di lavoro, e come ci siamo arrivati. Qui sotto si può leggere il testo integrale dell’articolo.

La società milanese fornisce servizi per facilitare il lavoro nei cantieri edili seguendo logistica di cantiere, progettazione delle opere provvisionali, sicurezza, iter autorizzativi per le maxi affissioni pubblicitarie

Quando lo smart working è intelligente

I soci Luca Casati e Antonino Turco hanno saputo ampliare il campo d’azione e il team di professionisti e collaboratori, in virtù di una nuova modalità ibrida di lavoro che permette loro di superare i confini meneghini puntando a un mercato davvero globale

Ha rivoluzionato e supportato l’industria durante il Covid ma ora mostra una discreta contrazione a favore di modelli più classici. È lo smart working, che è passato dal coinvolgere un terzo dei lavoratori dipendenti italiani a uno scarso 15% a inizio 2023 nonostante, secondo i dati Inap, l’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche, il lavoro da remoto potrebbe essere quasi il 40 percento, considerando la potenziale telelavorabilità.

Credo che il problema sia proprio questo tradurre spesso il concetto di smart working con il telelavoro. In realtà dovremmo parlare di lavoro intelligente. Una caratteristica spesso ‘lost in translation’. Ma sono la perspicacia, la prontezza nel trovare soluzioni a volte inaspettate e la capacità di ottimizzare tempi e modi che rende davvero ‘smart’ il nostro lavoro, spiega Luca Casati, co-founder e managing director di All Projects, realtà nata a Milano dalla fusione di studi specializzati nel fornire servizi ad hoc per facilitare il lavoro nei cantieri edili seguendo la logistica di cantiere, la progettazione delle opere provvisionali, la sicurezza e tutto l’iter autorizzativo per le maxi affissioni pubblicitarie.

Siamo un costante work in progress perché un’azienda senza sviluppo e senza cambiamenti non può guardare al futuro. E questo vale sia per il tipo di business sia per le modalità di lavoro – dice Antonino Turco, co-founder e Ceo di All Projects – D’altronde la stessa iniziativa All Projects è nata nel 2018 dalla decisione di unire le nostre forze nel campo dell’occupazione del suolo pubblico e della progettazione di ponteggi, per fornire un servizio che andasse dalla A alla Z. Eravamo una decina di professionisti ma, dopo qualche mese, eravamo già protagonisti di una crescita esponenziale grazie alla voglia di soddisfare le esigenze dei nostri clienti.

Credo che il problema sia proprio questo tradurre spesso il concetto di smart working con il telelavoro. In realtà dovremmo parlare di lavoro intelligente. Una caratteristica spesso ‘lost in translation’.
— Luca Casati, Co-founder e Managing Director All Projects

E con quella stessa verve il team di All Projects si è trovato ad affrontare la pandemia. A poche ore dal primo lockdown – racconta Turco – Luca, io e lo staff di All Projects abbiamo deciso di trovare una soluzione alla possibile chiusura. Abbiamo preso i computer in ufficio e li abbiamo portati personalmente a casa dei singoli dipendenti permettendo loro di continuare a lavorare nonostante la confusione che si stava scatenando. Finito il caos sono tante le aziende che hanno detto addio allo smart working, ma non la All Projects. Ci siamo resi conto che l’ufficio non è composto da quattro mura, bensì da un team i cui membri possono essere a chilometri di distanza – dice Casati – A volte a continenti di distanza. Recuperi tempo per te e bilanci il rapporto tra stress, che diminuisce, e qualità del lavoro che cresce.

Cresce così come le aziende che, ottimizzando costi e benefici, riescono a mostrare una agilità nell’occuparsi di progetti sempre nuovi. Grazie – dice Casati – allo smart working abbiamo ampliato il range delle nostre commesse ben oltre quello che era il nostro core business, ossia il mercato edile, che tra l’altro è in contrazione. Quando durante il primo post pandemia i clienti hanno iniziato a chiederci servizi diversi, per ovviare a carenze venutesi a creare, abbiamo deciso di abbracciare un cambio radicale per noi nell’approccio al lavoro passando dal know-how, che si può sempre acquisire, alla capacità organizzativa. Merce molto più rara. Uno dei nostri primi progetti in questa modalità è stato per un nostro cliente che si occupa della parte grafica, stampe e quant’altro per un importante player del mercato energetico internazionale che ha cambiato ragione sociale e, di conseguenza,
ha dovuto volturare circa 2.500 autorizzazioni pubblicitarie. Questo mentre ora ci stiamo occupando della posa delle colonnine delle auto elettriche, non più solo su Milano ma in tutta Italia dove siamo operativi proprio grazie alla nostra capacità organizzativa e di lavorare da remoto, anche nei comuni più lontani
.

Due esempi di come non solo la All Projects faccia cose ma anche colmi gli eventuali gap del proprio personale promuovendone la formazione, l’aggiornamento e la crescita.
Abbiamo creato una sorta di Academy su YouTube – dice Turco – riservata ai nostri collaboratori, con video tutorial sugli argomenti più svariati. Video formativi a cui, specie nel caso dei nuovi ingressi in azienda, facciamo seguire una formazione one-to-one con i dipendenti più esperti. Sia in presenza in caso di vicinanza geografi ca sia da remoto. In effetti lo smart working non ha solo abbattuto le nostre barriere per quanto riguarda il business ma anche per i dipendenti. Oggi ne abbiamo in tutta Italia e uno nelle Filippine, un ragazzo che lavorava per noi in Italia e una volta trasferitosi ha continuato a lavorare per noi. Una scelta – dice Casati – che ci ha fatto immaginare nuovi scenari in cui con dipendenti dall’altro lato del globo la nostra risposta alle eventuali richieste dei clienti può arrivare 24 ore su 24 grazie al fuso orario. Consapevoli che per esser competitivi non ci si può basare più sui classici canoni temporali. Lo smart working, come filosofia di lavoro, abbatte le barriere del tempo e della geografia, trasformandoci in una realtà globale: per questo siamo alla costante ricerca di figure professionali sia senior sia junior che vogliano sposare il nostro progetto e crescere con noi.

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